
Benemeriti
Luigi Vagnetti fu insegnante di 4ª e 5ª classe elementare e direttore delle scuole elementari maschili, femminili, e rurali di Anghiari (AR). Egli insegnò, inoltre nelle scuole serali e festive per adulti, nella scuola di agricoltura pratica e diresse dal 1881 il Giardino d'infanzia di Anghiari. Nel corso della sua carriera fondò una biblioteca, un museo scolastico e si dedicò alla preparazione dei ragazzi per gli esami di ammissione alla scuola tecnica e normale. Il 14 luglio 1893 gli venne conferita la medaglia di bronzo per i benemeriti della popolare istruzione.
Italia
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Divisione Primarie e Normali (F. DPP), 1860-90, busta 490 bis, fascicolo 1893
Giovanni Cattò fu maestro nelle scuole elementari del comune di Oleggio (NO), per 42 anni, durante i quali «mantenne una condotta irreprensibile, fu rispettoso e devoto alle istituzioni, amando sinceramente il proprio dovere e procurando sempre di dare risultati soddisfacenti, e quando si ebbe bisogno di lui, sia per la scuola serale, sia per tutto quanto riguardasse il benessere dell'istruzione popolare, fu sempre premuroso di adoperarsi nel miglior modo possibile» (ACS,1893). Il 26 novembre 1892 gli venne conferita la medaglia di bronzo per i benemeriti della popolare istruzione, consegnata durante una cerimonia pubblica nel comune di Oleggio (NO) il 4 gennaio 1893.
Oleggio NO
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- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Divisione Primarie e Normali (F. DPP), 1860-90, busta 490 bis, fascicolo 1893
Orsola De Fassi-Barbieri fu insegnante elementare di grado superiore nelle scuole della provincia di Lecce dal 1857. Nel 1881 venne nominata direttrice delle scuole elementari femminili di Lecce e il 20 agosto 1893 le venne conferita la medaglia di bronzo per i benemeriti della popolare istruzione.
Italia
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Divisione Primarie e Normali (F. DPP), 1860-90, busta 490 bis, fascicolo 1893
Giuseppe Salbitiani nacque a Potenza il 2 luglio 1844. Insegnò nelle scuole elementari di Diano d'Alba (CN). Nel 1894, con 16 anni di servizio, gli venne conferita dal Ministero della Pubblica Istruzione la medaglia di bronzo per i benemeriti della popolare istruzione.
Diano d'Alba CN
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- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Divisione Primarie e Normali (F. DPN), 1860-96, busta 240 bis, fascicolo 1900 C
Dopo aver servito «con fedeltà ed amore la patria» (ACS, 1901) per tre anni, dal 1868 al 1871, aveva insegnato ininterrottamente per ventotto anni. Già nel 1879 e nel 1894 il maestro fu dichiarato benemerito e nel 1896 ottenne per meriti dal ministero la patente superiore. Da quel momento iniziò l’insegnamento anche nelle classi quarta e quinta e ad esercitare, gratuitamente, anche la funzione di direttore didattico scegliendo di insegnare anche il giovedì, giorno abitualmente destinato al riposo settimanale. Sin dall’inizio della sua esperienza professionale il maestro aveva aperto e gestito una scuola serale di complemento a titolo gratuito. Nonostante non versasse in condizioni economiche particolarmente brillanti – il Consiglio comunale lo definì «povero e carico di numerosa famiglia» (ACS, 1901) – aveva provveduto a fornire gli alunni disagiati di libri e quaderni. Per i membri del Consiglio comunale «da vero padre, non solo in classe ha sempre pensato alla morale della scolaresca, ma anche fuori, invigilando dovunque i suoi alunni» (ACS, 1901). Un altro aspetto che colpì i membri del consiglio comunale era quello di essere dotato di squisiti sentimenti tanto da cercare continuamente il sollievo dei miseri, attraverso l’attivazione di pratiche assistenziali e caritatevoli che coinvolgevano sia la carità pubblica sia il coinvolgimento diretto degli istituti di beneficenza ai quali inviava il ritratto dei propri alunni al fine di ottenere l’intervento diretto degli istituti di beneficenza. Tra le pratiche adottate e introdotte nella scuola dall’insegnante ci furono quelle del risparmio. Ma i rappresentanti comunali esaltavano anche le doti del maestro come elemento costante di mediazione tra la comunità locale testimoniata dal ruolo esercitato sin dal 1879 come segretario della locale Società operaia “Principe Amedeo”. Per tali ragioni venne conferita la medaglia di bronzo nel 1901.
Casacalenda CB
Italia
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Direzione Generale Istruzione Primaria e Popolare (F. DGIPP), 1897-1910, busta 94, fascicolo 1901 AL-CB
- A. Barausse, «Ricambiare l'amore che portano all'educazione...». Public memory and awards of honour of public education in Italy from the Unification to the end of the 19th Century (1861-1898), 2019, «History of Education & Children's Literature», vol. XIV, n.1, 2019, pp.185-205
Foiano della Chiana AR
Italia
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Direzione Generale Istruzione Primaria e Popolare (F. DGIPP), 1897-1910, busta 78, fascicolo 1900 Arezzo
Italia
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Direzione Generale Istruzione Primaria e Popolare (F. DGIPP), 1897-1910, busta 78, fascicolo 1900 Alessandria
Italia
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Direzione Generale Istruzione Primaria e Popolare (F. DGIPP), 1897-1910, busta 78, fascicolo 1900 Alessandria
Pescina AQ
Italia
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Direzione Generale Istruzione Primaria e Popolare (F. DGIPP), 1897-1910, busta 78, fascicolo 1900 L'Aquila
Faenza RA
Italia
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Divisione Primarie e Normali (F. DPN), 1860-90, busta 420, fascicolo 1891 P
Olbia SS
Italia
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (ACS), Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), fondo Divisione Primarie e Normali (F. DPN), 1860-90, busta 45a, fascicolo 1892
Asilo Infantile di Montagnana
La medaglia d'oro, fu istituita ai sensi del R.D. n. 63 del 29 gennaio 1891, provvedimento che definiva il Regolamento per la distribuzione dei sussidi all’istruzione primaria e popolare. La decorazione veniva conferita dal Ministero della Pubblica Istruzione, agli insegnanti elementari e alle persone, che avevano mostrato, in modo singolare, di favorire l'istruzione e l'educazione popolare. Il Regolamento definiva i criteri per il conferimento della benemerenza. In particolare stabiliva che l'onorificenza dovesse essere attribuita annualmente a non più di un insegnante di una provincia la cui popolazione raggiungesse o superasse il numero di cinquecentomila abitanti. La medaglia veniva conferita ogni due anni, invece, a quei benemeriti che esercitavano l'insegnamento nelle province, con un numero inferiore a cinquecentomila abitanti. Definiva, inoltre, che la benemerenza poteva essere assegnata a chi risultava essere in possesso di specifici requisiti come la patente per l'insegnamento e di almeno otto anni di servizio. In ogni caso, tutti, dovevano dimostrare di possedere requisiti significativi, oltre allo zelo, costumi e capacità, come il numero degli alunni nelle loro classi e il grado di istruzione da questi raggiunto ciascun anno, la frequenza e il profitto degli alunni di tali scuole. Inoltre, si doveva considerare l'anzianità di servizio nello stesso comune e altri meriti speciali riconosciuti all'insegnante. Il R.D. n. 358 del 2 giugno 1895, stabiliva le caratteristiche della medaglia e autorizzava i maestri e le maestre a fregiarsene come insegna nelle occasioni pubbliche alla parte sinistra del petto, appesa ad un nastro di seta di color verde, con gli orli rossi. La medaglia prevedeva nel diritto la effigie rivolta a sinistra del re Umberto I di Savoia (Foto 1) e nel verso un campo vuoto per dedica tra rami di quercia legati in basso e appesa ad un nastro di seta color verde orlato di rosso (Foto 2). A seguito dell'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III, a partire dal conio del 1901, testo ed effigie incisi nel diritto della medaglia furono conseguentemente modificati. e nel verso una corona di quercia (Foto 3) (Foto 4).
Fonti
- E. Ercoli, Le medaglie al valore, al merito e commemorative militari e civili nei regni di Sardegna, d'Italia e nella Repubblica italiana, 1793-1976, Milano, I.D.L., 1976, p. 300
- Regio Decreto (R.D.) n. 63 del 19 gennaio 1891
- R.D. n. 358 del 2 giugno 1895