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Esperimento didattico autorizzato dal R. Provveditore agli Studi Reina

Editore:
Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-5007
Autore della scheda:
DOI:
10.53165/1492
Scheda compilata da:
Luca Silvestri
Pubblicato il:
28/02/2022
Data di produzione:
luglio 1926
luglio 1927
Scuola:
Scuola elementare comunale della città di Gorizia
Ordine e grado:
Scuola primaria
Classe:
Anno scolastico:
1925-1926; 1926-1927
Luogo di conservazione:
Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre

Piazza della Repubblica, 10
00185 Roma RM
Italia

Collocazione:
ADLR.Q. 054 004812.ZZLR
Numero di pagine:
23

Diario scritto dalla maestra Migliardi sotto forma di epistola di accompagnamento al materiale inviato a Giuseppe Lombardo Radice; composto da complessive 23 pagine autografe contiene due lettere (la prima datata 17 luglio 1926 e la seconda 15 luglio 1927) e una relazione dal titolo «Un esperimento di differenziazione didattica» di complessive 19 pagine, datata luglio 1926. Nella relazione la maestra descrive l’esperienza didattica innovativa realizzata nella prima classe elementare femminile durante l’anno scolastico 1925-1926, le attività svolte in classe e alcune vicende di vita scolastica quotidiana soffermandosi sulle emozioni che attraversano l’esperienza vissuta da lei e dalle sue 42 bambine «nella grandissima maggioranza di bassa condizione sociale» (Relazione, p. 2). La sperimentazione riguarda l’apprendimento delle competenze di letto-scrittura attraverso l’utilizzo dello stampatello maiuscolo da conseguire entro 3-4 mesi dall’inizio della scuola, per poi passare all’utilizzo dello stampatello minuscolo in un tempo analogo ed infine alla scrittura corrente; il sillabario viene costruito «a scuola giorno per giorno» (Relazione, p. 13) dalle bambine e la lettura a maggio del libro di Pinocchio conferma il pieno raggiungimento degli obiettivi della sperimentazione: solo una bambina non viene promossa per scarso profitto. Nella seconda lettera la maestra informa Radice di aver continuato la sperimentazione anche l’anno scolastico successivo con la seconda classe che, a causa dell’ingresso di alunne provenienti da altre sezioni, registra 55 presenze; nel programma ha inserito anche conversazioni, lezioncine, osservazioni, dettatura, la «corrispondenza interscolastica» (Seconda lettera, p. 1) con una classe di Bergamo e la conclusione della lettura di Pinocchio. Dalle pagine autografe emerge un clima educativo empatico e una entusiastica partecipazione dell’insegnante alla sperimentazione realizzata; gentiliano il riferimento alla relazione educativa come comunione spirituale.

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale