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Lapide con medaglione di Luigia Codemo a Treviso (1906)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/1947
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
30/10/2022
Autore dell'artefatto:
Antonio Bortotti
Committenza:
I familiari di Luigia Codemo
Data di inaugurazione:
1 dicembre 1906
Occasione commemorativa e/o celebrativa:
Inaugurazione dell’istituto fondato con lascito di Luigia Codemo
Materiale:
Marmo; Gesso
Stato di conservazione:
ottimo

Ubicazione

Indirizzo:

Via Carlo Alberto 32
31100 Treviso TV
Italia

Veneto
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide dal 2001 è tornata laddove era originariamente murata, ossia sulla facciata di Palazzo Rusteghello, prima sede della Pia Casa a sostegno delle Figlie del Popolo” voluta da Luigia Codemo e inaugurata nel 1906 (circa le peregrinazioni della lapide vedi la sinossi)
Data di ricollocazione:
27 ottobre 2001

Indicizzazione e descrizione semantica

Livello scolastico:
Lingua:
Identificatori cronologici:
1900s
Testo dell'iscrizione:
LUIGIA CODEMO
PROVVIDAMENTE
DOTAVA IL COMUNE
DI QUESTA PIA CASA
PER EDUCARVI AL LAVORO DOMESTICO
LE FIGLIE DEL POPOLO
1.12.1906
RICOLLOCATA NELLA SEDE ORIGINARIA NEL 2001

Si tratta di una lapide in marmo con medaglione raffigurante il mezzobusto di Luigia Codemo. Commissionata dai suoi familiari, la lapide venne collocata sulla facciata di Palazzo Rustighello nel giorno dell’inaugurazione della “pia casa” voluta dalla scrittrice trevigiana. Nel corso degli anni la lapide seguì i trasferimenti di sede dell’istituto, dislocato nel 1916 in piazza San Francesco. Nel 1926 Casa Codemo venne nuovamente trasferita, questa volta in un edificio in via D’Alviano, sempre a Treviso. In seguito alla chiusura definitiva dell’istituto nel 1975, il patrimonio residuo venne ceduto all’Eca, e con esso la lapide che finì nel deposito fino alla ricollocazione nella sede originaria avvenuta nell’ottobre del 2001.

Commemorato

Luigia Codemo

Luigia Codemo nacque a Treviso il 5 settembre 1828 da Michelangelo e Cornelia Sale (vedova Mocenigo). Crebbe in un ambiente culturalmente stimolante che le permise, tra le altre cose, di viaggiare molto. Nel 1851 si trasferì a Venezia, dove sposò Carlo di Gerstenbrandt. Negli anni Cinquanta dell’Ottocento iniziò la sua carriera di scrittrice. Pur con risultati non sempre eccelsi, l’opera letteraria di Luigia Codemo si segnala per la sensibilità verso tematiche quali il ruolo femminile, la condizione delle classi umili e, soprattutto, le idee e i fatti del Risorgimento. Morì a Venezia il 3 agosto 1898. Con testamento 11 dicembre 1894 la Codemo dispose che dopo la sua morte una parte del proprio patrimonio venisse devoluto al comune di Treviso con lo scopo di dare vita a una istituzione scolastica per ragazze di umile condizione. Inaugurato il 1° dicembre 1906, l’istituto cessò di fatto la propria attività nel 1961, anche se la ratifica della chiusura venne solamente col decreto del Consiglio regionale del Veneto del 12 febbraio 1975.

Fonti bibliografiche:
  • T. Agostini, Luigia Codemo Gerstenbrandt, una penna instancabile, in L. Gazzetta, N.M. Filippini (Edd.), L’altra metà del Risorgimento. Volti e voci di patriote venete, Verona, Cierre, 2011, pp. 52-54
  • A. Chemello, Luigia Codemo: appunti per una biografia intellettuale, in «altrelettere», 21.3.2012, DOI:10.5903
  • A. Zagaria, Codemo, Luigia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 26, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1982, pp. 583-585

Fonti

Fonti bibliografiche:
  • T. Basso, La “Pia Casa Codemo”. Ricordo di una istituzione trevisana a un secolo dalla morte della fondatrice, in «Atti e Memorie dell’Ateneo di Treviso», 16, 1998/99, pp. 35-43
  • T. Basso, G. Concini (Edd.), Storia e storie. Scritte lungo le contrade di Treviso, Treviso, Comune di Treviso, 2006, p. 47
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