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Scuola di Conca. Cronaca

Editore:
Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-5007
Autore della scheda:
DOI:
10.53165/1116
Scheda compilata da:
Luca Silvestri
Pubblicato il:
27/01/2022
Autore:
Data di produzione:
1926
1927
Scuola:
Scuola di S. Maria Maddalena
Ordine e grado:
Scuola dell'infanzia
Classe:
Anno scolastico:
1926-1927
Luogo di conservazione:
Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre

Piazza della Repubblica, 10
00185 Roma RM
Italia

Collocazione:
ADLR 081-004817.ZZRL
Numero di pagine:
18

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori di nome:
Giuseppe Lombardo Radice Bruno Lunedei
Identificatori cronologici:
1920s

Il diario, composto da 18 pagine autografe, descrive il lavoro del maestro all’interno di una pluriclasse rurale. I principali temi affrontati nel diario sono quelli della povertà della scuola, del tutto priva di materiale didattico e ben poco confortevole per gli studenti nei rigidi mesi invernali (la scuola è priva di riscaldamento); il fenomeno dell’evasione scolastica, aggravato dal lavoro infantile nei campi, soprattutto in alcuni mesi dell’anno; la scarsa igiene dei bambini, temuta dal maestro anche in relazione alla diffusione delle malattie; la descrizione della povertà del paese, nel quale le strade fangose, nei giorni di pioggia, impediscono ai bambini di andare a scuola con regolarità. Per quanto concerne il tema del rinnovamento didattico, il maestro sembra essere vicino agli insegnamenti di Giuseppe Lombardo Radice, che esplicitamente menziona in relazione alla lettura del volume Accanto ai maestri. Fra le indicazioni di carattere didattico che il maestro sperimenta con i suoi bambini, e che sono riferibili al pensiero di Giuseppe Lombardo Radice ricordiamo: a) il componimento libero, privo della traccia imposta dall’insegnante, che intende alimentare la creatività individuale degli studenti; b) la valorizzazione del dialetto in classe, utile per traghettare gli studenti verso l’apprendimento della lingua italiana, senza perdere la spontaneità della lingua viva.

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale